I principali indicatori per esaminare i risultati delle Facebook Ads

Fare pubblicità su Facebook senza conoscere le metriche è difficile quanto essere assunto a lavorare in banca con la terza media (Beh, comunque le tabelline le conosco!).

Tra le tante attività di gestione dei social media, quella dell’advertising a pagamento è una delle più importanti; tuttavia, agendo in maniera improvvisata e poco professionale, difficilmente riuscirai a sfruttarne le potenzialità, e sprecherai soldi e basta. Vuoi sapere quali sono i dati più importanti da osservare per capire se i tuoi annunci stanno ottenendo risultati? In questo articolo ti parlerò proprio di questo.

 

Metriche Facebook Ads

 

Come valutare una campagna pubblicitaria su Facebook

Se hai un’attività è molto probabile che tu abbia già tentato di sfruttare il social network più popolare di tutti per scopi promozionali: le Facebook Ads, infatti, sono uno strumento molto utile se si ambisce a raggiungere obiettivi di marketing, di lead generation o di brand reputation. Tuttavia, è possibile che, non notando particolari cambiamenti nel tuo business (niente aumento delle vendite, niente nuovi contatti, niente di niente), ti sia fatto l’idea che le inserzioni su Facebook non diano risultati.

Beh, questo è un pensiero che unisce tante persone, ma nella maggior parte dei casi esso si basa esattamente sugli stessi presupposti che guidano la natura degli annunci, ovvero le impressioni, i “secondo me“, e la totale assenza di strategia e di parametri affidabili.

Tralasciando il fatto che per avere successo in una campagna pubblicitaria su Facebook è fondamentale porsi un obiettivo, puntare a un target clienti ben definito ed elaborare un piano editoriale (e un calendario editoriale) a supporto di progetto, è importante esaminare alcuni dati prima di etichettare uno strumento come ‘inutile’. 

Di cosa sto parlando?

Naturalmente, delle metriche di Facebook, ovvero di un insieme di dati e di indicatori che ti rivelano l’andamento delle tue inserzioni su base scientifica e analitica, non su mere supposizioni. Non hai idea di quali esse siano? Niente paura: ora ti guido alla scoperta delle principali…

Leggi anche: Come usare Facebook per lavoro: l’utilità per le aziende e per chi cerca un impiego

 

Quali sono le metriche Facebook da tenere d’occhio?

Quando devi giudicare l’esito di una campagna promozionale, un indicatore di cui non puoi assolutamente fare a meno è quello del costo per click. Si tratta dell’azione da cui parte tutto: se un utente vede scorrere il tuo annuncio in bacheca e ci clicca sopra, sarà più probabile per te raggiungere un obiettivo. Quella persona, infatti, se interessata al tuo prodotto o servizio, potrebbe lasciare i suoi dati (magari iscrivendosi alle newsletter) o procedere subito a un acquisto.

Queste azioni si relazionano con altre due metriche rilevanti: 

  • il costo per lead;
  • il costo per vendita.

Entrambe sono strettamente legate alla prima, dato che più click riceverai, più probabilità avrai di fare lead e vendite; di conseguenza, il tasso di conversione andrà a determinare ognuno di questi costi, monitorando i quali ti sarà possibile capire se la tua strategia sta avendo successo o meno.

Un altro fattore importante è il CTR (Click Through Rate), ovvero la quantità di click per numero di impression. Avere questo indicatore alto contribuisce ad abbassare il costo per click; questo perché Facebook guadagna dai click e ha quindi interesse a premiare chi ne ottiene molti, in modo da ottimizzare la distribuzione dei suoi spazi pubblicitari. Va precisato, però, che il CTR è soggetto a variazioni a seconda della frequenza con la quale gli utenti visualizzano lo stesso annuncio, altro indicatore di cui è bene tener conto.

 

engagement rate

 

Se, per esempio, una campagna evidenzia buoni risultati in termini di lead generation, ha senso avviare una strategia di remarketing; è vero che, così facendo, andrai ad abbassare il CTR e ad aumentare sia la frequenza sia il costo per click, ma, poiché tale azione è finalizzata a generare vendite, il gioco varrà la candela.

Infine, voglio menzionare altre due metriche utili a comprendere se la tua strategia promozionale sul social network di Zuckerberg sta portando risultati o se, al contrario, necessita di una revisione: il ROAS (Return On Advertising Spend) e il ROI (Return On Investment). Il primo indicatore aiuta a verificare la sostenibilità di una campagna pubblicitaria, ed è il risultato di un calcolo che rapporta i ricavi ottenuti grazie a essa e le spese sostenute; il secondo, invece, tiene conto di tutti i costi, ed è importante prenderlo in considerazione poiché anche con un ROAS positivo è possibile che una campagna non sia sostenibile.

Leggi anche: Che cos’è un piano editoriale fluido e quando ha senso usarlo

 

Performance della tua pagina Facebook: quanto tempo devi darti prima di cambiare strategia?

Hai presente il famoso detto “la fretta è cattiva consigliera”? Ecco, devi sapere che c’è un errore che commettono in tanti: quello di non attendere abbastanza prima di giudicare una campagna promozionale. Molte persone, vedendo delle metriche poco incoraggianti, a pochi giorni dal suo inizio si convincono che ci sia qualcosa di sbagliato nella comunicazione o nella grafica, e intervengono immediatamente con delle modifiche.

Sì, ma ha senso agire così dopo 500 visualizzazioni? La risposta è: assolutamente no!

Per avere delle statistiche attendibili a disposizione sarebbe meglio attendere che la tua inserzione raggiungesse almeno 2.000 o 3.000 visualizzazioni (il numero, ovviamente, può variare in base a tanti fattori). Insomma, prima di pensare che sia necessario un cambio di strategia, assicurati che il campione di riferimento sia sostanzioso.

 

In conclusione

Condurre una campagna pubblicitaria su Facebook non è semplice.

Per sfruttare questo strumento in ottica di business è importante avere determinate competenze e una buona conoscenza di questo canale social. Ma non solo. Il successo di qualsiasi strategia di marketing sui social passa anche attraverso la differenziazione dei contenuti tra un network e l’altro. E per gestire il tutto in maniera professionale è importante disporre di un social manager tool che consenta di creare e programmare le attività in maniera intuitiva, rapida e precisa.

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